Oggi, quel che facilmente vengo a notare è l’assuefazione rassegnata della gente all’orrore quotidiano che si dipana in casa nostra e soprattutto nel resto del mondo; è come se il popolo fosse perennemente fissato nel gesto di chi guarda dall’altra parte. La stessa fiacca e rassegnata mestizia la sento in me, insieme alla fatica di elaborare informazioni sempre più copiose sulla decadenza delle nostre società.
Mi domando se nel passato fosse poi così differente da com’è oggi. Mi domando inoltre se il mio autunno esistenziale e personale ci entri qualcosa pure lui in questa illuminazione crepuscolare che ormai “vedo ovunque”.
Le Élite!! E se fossero le élite ad aver smarrito il segreto della luce?! Come al solito il popolo va dietro alle élite, a queste nostre élite sempre più ciniche e sfuggenti, sempre più impegnate a glorificare se stesse auto-contemplandosi, sempre più tese con spasimo a sfuggire le responsabilità di un mondo in disfacimento e a rinchiudersi pervicacemente in un ghetto al contrario…
Ma forse tutto discende dalla natura del potere contemporaneo, schizzato ad una distanza remota ed inattingibile all’uomo comune, che nel frattempo va perdendo fin le ultime briciole di una già scarna fiducia nella politica tradizionale, sempre più percepita come vuota messa in scena priva di qualsiasi capacità di intervento sul reale, impegnata piuttosto nei suoi riti spenti e ripetitivi… a che pro agitarsi quando gli dei sono così lontani ed insensibili?!