statistiche

Diciamo che benestante significhi per nostra convenzione avere un reddito annuo pro capite attorno ai 30.000,00 euro o più. Quanti benestanti ci sono statisticamente in Italia? 1 su 10? 2 su 10? Poniamo quindi come veritiera questa proporzione, per pura ipotesi ovviamente.

Ebbene io non mi rivolgo a loro, non me ne frega niente di quel che pensano e fanno o di chi votano. Io mi rivolgo agli altri 8 o 9 invece e a loro esterno tutta la mia delusione. Mi avete profondamente deluso soprattutto in relazione al perseguimento dei vostri stessi interessi materiali… dove credete che porti il vostro voto? Ad una migliore situazione per voi e le vostre famiglie?! Sciocchi che non siete altro, pagherete cara la vostra miopia e noi con voi purtroppo.

Tuttavia non tutti sono deludenti allo stesso modo, un minimo di rispetto va a chi comunque ha votato il M5S, fino a prova contraria unica forza ad aver fatto qualcosa di più per i ceti deboli e ad essersi schierata esplicitamente, pur con tutti i limiti macroscopici da cui è affetta, in loro difesa.

Una dose un po’ più alta di rispetto va invece a chi ha provato a dare una scossa con il voto ai partitini anti-sistema, nonostante l’altissima frustrazione per le percentuali ridicole. Siete sulla buona strada, non smarritevi e concentratevi ora nell’attività di controllo dell’opera dei governanti: non ci sono mai occhi a sufficienza.

figuriamoci!

Sfruculiando fra le notizie sulle reazioni all’estero nei confronti dei vincenti Fratelli d’Italia, presunti ex-post-pre-ante fascisti di ritorno, mi hanno strappato un sorriso i trafiletti che speculavano su una presunta-possibile reazione di sdegno in Israele, quasi sempre campeggiava il faccione sornione di Beniamino loro… che sciocchezza! Che schematica stolta sciocchezza… Secondo me Beniamino loro non ha niente da ridire su Giorgia nostra, sicuro come l’acqua che i due si sono già annusati a distanza e trovati senz’altro affini e complementari, nazionalisti-affaristi-atlantisti, severamente impegnati a prendersela con una sinistra fantasma e con quegli scocciatori che professano quell’altra religione e cianciano di diritti ed accoglienza… figuriamoci! Hanno ben altro da fare che stare a preoccuparsi di un lontano fratello mediterraneo…

chiarezza

Ci voleva l’esito delle elezioni per fare chiarezza, un minimo almeno. Torno a trovare in giro per l’Internet un po’ di commenti sensati, qualche analisi realistica… ci voleva la doccia fredda dei risultati per far luce sulla figura di Draghi per esempio, sull’orribilità sconfinata del “Rosatellum”, sull’idiozia dei 2 Mattei, sull’inossidabilità del cavaliere etc etc. Ma prima dove eravate o miei sapientoni?!

continuano le noterelle sparse post-elettorali

  • Vola Giggino! E almeno lui ce lo siamo tolto di mezzo, che è già qualcosa… spiace solo la considerazione che oramai il baraccone della politica se l’è accollato e che lì lo ritroveremo purtroppo…
  • Fa piacere anche la consapevolezza che Draghi stia sulle scatole ad un bel pezzo di società italiana, non siamo spacciati quindi, non del tutto. Tenetevelo con tutta la sua agenda della minchia! Tenetevelo stretto soprattutto voi scaltroni del PD, ve lo meritate.
  • Ma che strano partito è la Lega?! Ma che ci vuole per mettere in discussione l’operato farsesco del capitano dei miei stivali?! Dove vi deve portare?! Boh… difetti di un partito nato dall’opera di un ”caudillo” forse e che non sa costitutivamente come sbarazzarsi di quello scemo di caudillo, forse…
  • Berlusconi non muore finché non è morto, questa è la realtà.
  • Nessun partito se non qualche formazione minore durante la campagna elettorale si è espresso a proposito delle scelte fatte durante l’era covid. Una delle più enormi immondizie mai spazzate sotto il tappeto, e sì che fa male alla salute…
  • La ridicolaggine senza confine delle menti eccelse che governano il PD… “cattivo Giuseppi! Cattivo che te la sei presa con zio Mario nostro buono e caro! Come hai osato?!” Tenetevelo stretto zio Mario ed attaccatevi con tutte le forze alla sua agenda! Geni che siete!
  • Forse forse Giuseppi non è poi quello scemo che sembrava, il che in mezzo alle 5 stelle è già un quasi miracolo in effetti…
  • A bocce ferme e risultati acquisti ma quanto fa schifo il “Rosatellum”?! Ma quale persona sana di mente può mai tollerarlo?! Ah, appunto…

noterelle sparse postelettorali

  • ha vinto la destra, inequivocabilmente, ha vinto la Meloni.
  • la destra non ha vinto a valanga, per niente; non solo: deve tanto alla scelta inesplicabile del PD di fare soltanto una ”coalizioncella” con i minori.
  • forse una donna sarà nominata presidente del consiglio per la prima volta nella nostra storia; è un passaggio importante e dice molto che a farlo sarà un esponente di destra piuttosto che di sinistra.
  • coprotagonista di assoluto rilievo l’astensione, circa 4 cittadini su 10 sono rimasti a casa, il vero partito di maggioranza relativa; questo la dice lunga sullo stato morale del popolo e sulla sua fiducia nel sistema politico attuale.
  • la legge elettorale in vigore è un disastro pastrocchiato male, me lo dice anche il fatto che lo 8/9 % delle scelte elettorali degli italiani se ne vadano giù per lo scarico per via della soglia di sbarramento; 1 italiano su 10 non sarà rappresentato per niente nel venturo parlamento e fra questi io; sono incazzato nero.
  • la massa fluttuante degli insoddisfatti si è spostata in parte sulla destra di Fratelli d’Italia ed in parte nell’astensione; nell’un caso scegliendo comunque un partito costituito ed istituzionale ben inserito ormai dentro il sistema, snobbando clamorosamente le scelte “anti”, veramente alternative; una volta ancora il voto popolare è stato sostanzialmente un voto di fiducia nel sistema ed io basisco.

atmosfere

L’atmosfera di questo avvicinarsi alle elezioni è funerea, di una mestizia quasi disperata. Mai visto niente del genere ed intimamente la sento la stretta, la sento anch’io come più o meno tutti. Tempi cupi, tempi di crisi, politici con la credibilità di un ladro dentro una gioielleria, mesti oltre ogni dire, consapevoli, profondamente consapevoli di essere mancanti, di mancare di autorità e credibilità, amici del sussurro, nemici della piena luce, timorosi della disistima meritata del popolo. Che ci vai a fare a votare se tanto non cambia mai niente e questi son sempre gli stessi?!

Io ci vado se non altro per non votarli i papaveri dei partiti costituiti, di quei partiti che stanno lì già da prima. Ci vado per darglielo un segnale forte di insoddisfazione ed insofferenza, perché starmene a casa significherebbe lasciarmi inghiottire dal grigiore della rassegnazione. Ci vado perché non ci riesco proprio a rassegnarmi, perché vedere ‘sta gentaglia governare la vita di tutti noi mi dà profondi brividi di disgusto e paura. Ci vado perché non voglio dare il mio contributo al naufragio di questa nostra democrazia, voglio gridarglielo ai pirati di destra e sinistra, anzi di centro-destra e centro-sinistra, che mi fanno schifo.

Come? Scheda bianca se proprio mi sentirò irreconciliabilmente disperato o voto ai partitini anti-sistema, quelli che hanno dovuto raccogliere le firme per presentarsi, mai a nessun partito costituito, manco se mi scannano.

montagne di soldi

Penso alla profonda ipocrisia dei governanti nostri quando piangevano miseria riguardo alle risorse che non ci erano per aiutare i più deboli e a quello che oggi avallano senza colpo ferire riguardo questa benedetta guerra per procura alla Russia: miliardi di euro mandati in fumo per tenere il punto contro Putin, industrie che chiudono, gente che fatica ad arrivare a fine mese e per cosa? Per continuare in quest’impresa che è stata decisa non si sa da chi e perché? Senza che i popoli possano metterci bocca in qualche modo? È questo il futuro delle nostre democrazie? Siamo messi male e spero ve ne rendiate conto…

Avanti!

Ho sempre pensato che votare sia una cosa buona e giusta, fosse pure come esperienza dell’ultimo frammento di sovranità rimastaci. Tuttavia registro al pari ad ogni nuova elezione una sempre crescente difficoltà a trovare la forza necessaria a pensarlo il voto, a progettarlo. Mi sento orribilmente stanco della politica, sto invecchiando male dal punto di vista civico e male mi sento a vedere lo sfacelo inarrestabile della nostra democrazia.

Perché dovrei votare per dei burattini unicamente impegnati nella messa in scena della democrazia?! Perché dovrei scomodarmi a votare per un partito piuttosto che per un altro visto che alla fine sono assolutamente fungibili, ossia ciascuno d’essi non farà altro che impantanarsi di necessità nella messa in scena senza mai far nulla per toccare lo status quo?! Perché sprecare quel bene raro che è è la fiducia solo per permettere ad una manica di opportunisti senza anima e spina dorsale di sedere sulle poltrone ad approvare nella sostanza ciò che si vuole dove si puote?! Perché?!

Al massimo dello sconforto sulla spalla spunta l’angioletto e mi sussurra: “… eppure amico mio, eppure, come sempre, come ad ogni votazione si tratta di un imperativo morale, è la tua vita, quella dei tuoi cari, delle cose in cui credi, come puoi prescindere dalla consapevolezza che qui si passa per forza?! Che qui si incarna, sia pur del tutto imperfettamente, il tuo anelito al cambiamento, al meglio, al giusto?! Dobbiamo provarci! Ancora una volta dobbiamo provarci perché questo è essere uomini e donne, questo arrampicarsi sull’erta del colle spingendo il masso davanti. Avanti! Non c’è scampo, non abbiamo altro. Avanti! Noi pochi, noi fortunati pochi, noi compagnia di fratelli. Avanti! Disperatamente avanti!”

Distolgo lo sguardo dall’angioletto per ascoltare ora il diavoletto che mi strattona sull’altra spalla: “non dargli retta, tutte sciocchezze sentimentali, tutte frescacce stantie! Pensa solo che votando li legittimi, fai sì che il luna park continui coi suoi spettacoli indecenti. Pensi che faccia alcuna differenza per chi voti? Tu spingi soltanto sull’altalena ora questo ora quello, tutti uguali, tutti ugualmente corrotti dal potere, da quella parvenza di potere che gli lasciano mettere in scena, tutti ugualmente avidi di posti e prebende. Perché mai ti rendi complice di questo teatrino grottesco ed osceno?!”

L’angioletto mi tira l’orecchio: “non dargli retta, non ascoltarlo, lui gioca con la morte, uccide la speranza…”

“Basta!” Esclamo io. “Basta, d’accordo, ho capito, voterò senza votare, non ci crederò facendo finta di crederci, ma credendoci disperatamente senza in fondo crederci veramente… Oddio! Mi fate uscire pazzo…

ancora ‘sti mercati?!

La guerra, la crisi energetica ed economica, l’inflazione almeno un pregio ce l’hanno, non sono soltanto terribilità; con la loro azione tellurica sul tessuto delle nostre società stanno mostrando apertamente in cosa consistano da ultimo i ”liberi mercati”, ovvero in istituzioni irrazionali tirate su con regolamenti cervellotici che finiscono per favorire sistematicamente la speculazione privata, in un modo o in un altro; e i politici, i funzionari, i “grand commis” di stato lo sanno bene, benissimo! Eppur non fanno una piega, né prendono provvedimenti sostanziali, temendo piuttosto e soltanto le jacquerie estemporanee di un popolo bue che sente il morso dello sfruttamento serrarsi impietoso e beffardo sotto la crisi… diamogli un contentino per far passare la stretta al bue, giammai alleviamolo del suo stato gravoso, la notte deve pur finire…

di denti e di veleno

Coi 5 Stelle ci ho il dente avvelenato da tempo ed uno dei motivi principali per cui ce l’ho con loro è che hanno fallito miserevolmente nel tentativo di portare il nuovo nella politica. Non è che ci volesse molto alla fin fine, un po’ di “palle”, le idee chiare, coerenza estrema, niente di diverso. Lo so che non è semplice come dirlo, ma da qualche parte andava pur preso… e loro l’hanno preso proprio male.

Pigliamo la faccenda della classe politica e del suo rinnovamento necessario, la pigliamo perché è piuttosto evidente quanto infima sia ormai la classe politica italiana, composta com’è da mediocri occupatori di scranni la cui unica vera dote rimane quel po’ di furbizia necessaria a tenersi stretto il cadreghino e ad assecondare quel che vogliono dove si può. Dunque a me pareva evidente che una forza politica e sociale che veramente volesse cambiare finalmente le cose avrebbe dovuto come minimo selezionare con estrema attenzione la propria classe dirigente. Cosa è successo invece? Porte aperte ad una torma di arrivisti maleducati ed ignoranti. Complimenti! Chi mal incomincia presto finisce il viaggio…

Eppure… eppure sarebbe bastato poco, lo ripeto, poco: patti chiari sul modo in cui si conduce il partito (non prendiamoci in giro con le stronzate casaleggine), niente interferenza dall’alto e libertà alle formazioni locali di scegliere nel territorio i propri rappresentanti fra il meglio della società civile del posto. Non credo sarebbe andata così male come è andata. Ah! Manco a dirlo che linea politica del partito la sceglie un organo opportunamente formato ed eletto democraticamente, manco a dirlo…