nihil novi…

… sub sole
Le tasse le pagano i poveracci, né più né meno che ai tempi di Diocleziano e di qualsiasi altro regime politico, i potenti se ne stanno impuniti a farsi gli affarucci loro nelle belle sedi di governo e il tono alla migliore società finiscono per darlo sempre degli stupidi incolti… o forse quest’ultima è una cosa nuova? …

compendio d’una civiltà

Ieri sera ho visto il film “Nella valle di Elah”. Sorvolo su tutto per evidenziare la forza concentrata di un’immagine (voluta credo), quella di un negozio isolato in mezzo al nulla di un paesaggio desertico americano, non troppo lontano da una base dell’esercito, comunque non visibile nell’inquadratura. Era un’armeria e sul tetto campeggiava un’enorme scritta: “GUNS”…

osservatorio linguistico

Della forza che esercita la cultura dominante sulle lingue “secondarie”, ossia, nel nostro caso, dell’inglese-americano sull’italiano. Prendiamo a tal proposito l’aggettivo “governativo”. Si va diffondendo il suo uso in Italia, si va diffondendo per indicare quello che normalmente sarebbe stato definito “statale”. La sciatteria linguistica ha incontrato un altro specchio deformante in cui rimirarsi. Un minimo d’attenzione avrebbe condotto a riconoscere dietro ai due aggettivi affini due tradizioni culturali differenti, quella federale americana e quella statuale italiana. Differenti contesti chiamano parole adatte all’ambito. Un ufficio pubblico generalmente in Italia è statale, non governativo…